COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA


Gli ausili si collocano tra la persona con disabilità verbale, quindi con un codice comunicativo particolare (nella maggior parte delle situazioni comprensibile solo a parsone particolarmente significative), e l’”ambiente” in senso lato, dove si utilizza un codice socialmente condiviso.
Riportiamo di seguito un modello semplificato della comunicazione dove si può vedere come il ruolo di mediazione può essere svolto da ausili, persone o tecniche (per es. la Lingua Italiana dei Segni) che si collocano tra la persona con difficoltà di espressione verbale e l’ambiente circostante.L’ausilio consente di aumentare l’autonomia e di diminuire l’handicap: sappiamo tutti quanto sia importante, a livello di identità e di autostima, poter conversare o realizzare un testo scritto in autonomia, senza dover necessariamente coinvolgere un’altra persona.
L’utilizzo di ausili però presenta anche dei limiti. Ogni comunicazione consente di trasmettere informazioni rispetto a contenuti ma anche informazioni rispetto alla relazione che intercorre tra i due interlocutori. Gli ausili consentono di supportare il primo tipo di trasmissione (che prende il nome di DIGITALE o di contenuti) mentre più difficilmente supportano il secondo tipo (che prende il nome di ANALOGICO o di relazione). Quando si utilizza un ausilio occorre avere presente questo limite, cercando di prestare particolare attenzione agli aspetti legati alla relazione (comunicazione non verbale, prossemica, ritmi e tempi della comunicazione, ecc..).