Il
Computer costituisce indubbiamente una risorsa importante per il
bambino disabile motorio, lieve o grave, che lo deve utilizzare
a scuola per studiare in autonomia e alla pari dei compagni. C’è,
tuttavia, da chiedersi quando (e come) questa risorsa possa diventare
realmente uno strumento utile ed efficace negli apprendimenti del
bambino disabile che incomincia a usarlo.
Se consideriamo, ad esempio, il bambino che preme
i tasti della tastiera o muove il mouse, senza rendersi conto di
ciò che succede sullo schermo del PC, è evidente che
siamo (ancora) in una situazione di totale inutilità del
mezzo informatico. E resterà così finché il
bambino avrà compreso la relazione che c’è tra
quello che lui spinge o muove e quello che succede sul monitor.
E possiamo giungere alla stessa conclusione, anche
nel caso del bambino che, quando scrive a PC, fa enormi sforzi e
impiega molto tempo perché non riesce (ancora) a manovrare
agevolmente i dispositivi di input:
il bambino non trae nessun vantaggio finché avrà superato
i problemi legati all’accessibilità del mezzo.
In generale, quindi, potrebbero presentarsi due ordini di problemi,
da parte del bambino nel corso del primo approccio con il PC: il
primo sul piano cognitivo e il secondo su quello motorio.
Problemi che, se non affrontati in tempo e adeguatamente, rischiano
di rendere l’utilizzo del mezzo informatico improprio, scorretto
ed inutile ai fini degli apprendimenti.
|