Le attività con l'alunno
Gli ausili tecnologici, come già detto nei capp. precedenti,
sono una risorsa non solo per l’alunno con disabilità,
ma
anche ma anche per l’insegnante, a patto che ci sia un investimento
personale e professionale nell’approfondire tutti i vantaggi
e i potenziali limiti legati allo strumento. La qualità dell’attività
con l’alunno è direttamente proporzionale alla qualità
delle azioni svolte nelle fasi precedenti.
Non è questa la sede appropriata per un’analisi esaustiva
delle implicazioni legate all’uso degli ausili tecnologici,
che sono di volta in volta vissuti come “protesi od ortesi
per l’apprendimento”, strumenti per l’autonomia,
sussidi per l’insegnante, risorse per la socializzazione,
veicoli di comunicazione, …
Di certo, l’insegnante di sostegno e l’educatore trovano
nel non facile compito dell’esperienza-ausili un motivo di
sfida al rinnovamento di prassi e metodologie consuete, uno
stimolo a interrogarsi sul senso dell’operare, sui limiti
del ruolo e sul concetto della promozione dell'autonomia e dello
sviluppo del bambino con disabilità.
Il
diario di bordo
Nel corso della ricerca-azione è stato sviluppato e testato
uno strumento per consentire agli insegnanti una sistematica osservazione
e documentazione di quanto svolto con l’alunno e l’ausilio:
il DIARIO
DI BORDO. Questo strumento invita gli insegnanti a organizzare
il lavoro con l’alunno e l’ausilio secondo fasi e obbiettivi.
Per ognuno di questi l’insegnante è invitato ad analizzare
quanto accaduto nella situazione di lavoro specificando la durata
dell’incontro, la modalità di svolgimento, se vi sono
attività collaterali di rinforzo o propedeutiche all’uso
dell’ausilio, come viene proposto l’ausilio, come e
quando l’insegnante interviene, con quali strumenti e, infine,
qual è la valutazione dell’incontro, da più
punti di vista, secondo una logica sistemica. Un esempio di diario
di bordo compilato si riferisce all’esperienza
di Francesco.
...continua...
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